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Unione dei Comuni: anche Certaldo dice sì

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Municipio - 2 - ridottaE' stata approvata il 28 settembre, intorno alle ore 01.00, la delibera n. 10 all'ordine del giorno dell'ultimo Consiglio Comunale con la quale anche il Comune di Certaldo approva lo statuto della Unione dei Comuni dell'Empolese Valdelsa. A favore i voti del Partito Democratico e del Popolo delle Libertà, astenuti Rifondazione Comunista e l'Italia dei valori, il cui consigliere è uscito un attimo prima del voto.
Lungo ma pacato il dibattito in sala che ha preceduto il voto, anche grazie al fatto che le varie parti politiche avevano già raggiunto una mediazione a livello di circondario.
Non a caso il sindaco Andrea Campinoti ha aperto ringraziando tutte le parti politiche per il lavoro svolto "Quando si è tratta di costruire la casa di tutti, nel Circondario le diverse parti politiche riescono sempre a collaborare, non a caso le migliori scelte di governo del territorio sono sempre state quelle condivise. Obiettivo dell'Unione è ottimizzare i costi senza rinunciare alla prossimità ai cittadini, anzi, la dimensione di area consentirà - come vediamo già in ambito socio sanitario - di dare servizi che singolarmente neanche i Comuni più grandi, da soli, potrebbero erogare". Il sindaco ha poi ricordato le prime tre funzioni che, già a partire dal 1 gennaio 2013, verranno gestite in forma associata: il sociale, la protezione civile, la polizia municipale. "Oggi deliberiamo di gestirle in modo associato, ma il modello organizzativo non è scritto e lo decideremo d'ora in avanti. Oggi non si chiude un percorso, ma lo si apre: la sfida parte ora, con l'approvazione dello Statuto".
Concordi sul superamento del Circondario con la Unione dei Comuni, ma con diverse sfumature, gli interventi dei partiti:
Per Massimiliano Signorini, IDV, che sostiene la Giunta Campinoti, "Si doveva puntare ad abolire le province, potenziando i comuni e la Regione, perchè così invece, con la riduzione di province e l'unione pressoché forzata dei comuni, si sta generando una sorta di tutti contro tutti. Inoltre si è persa l'occasione per un percorso piu partecipato, sia dei cittadini che dei lavoratori del pubblico impiego". L'IDV non ha partecipato materialmente al voto, ma aveva dichiarato la propria astensione.
Per il PDL, che ha votato a favore “Si è fatto un buon lavoro e in tempi stretti – ha detto Samuele Spini – e lo statuto contiene importanti novità che il PDL ha voluto, come la possibilità di fusione dei comuni agevolata dall'Unione, la convenzione tra i comuni e l'unione, il superamento dell'ente Circondario. Da qui inizia nuova fase, il circondario non esiste più e lo sviluppo delle gestioni associate saranno il futuro”. Opinione ripresa dalla capogruppo Lucia Masini che ha auspicato che l'apertura mostrata dal PD nei confronti del PDL in questa occasione prosegua anche in futuro, quando ci saranno da affrontare altri importanti argomenti, anche a livello locale".
Per il PRC, che si è astenuto, "Questa prima fase si è svolta bene – ha detto Cinzia Orsi – ma non condividiamo i criteri con cui viene composto il Consiglio dell'Unione, perchè le minoranze dei singoli consigli comunali, partiti come Rifondazione o le liste civiche, rischiano di non avere alcuna rappresentanza a livello di area. Si va in un'ottica bipolare che non condividiamo. Da questo punto di vista sarebbe migliore una fusione tra comuni omogenei, perché altrimenti si rischia che sulle materie che un Comune delegherà all'Unione, il singolo gruppo comunale non possa neanche discuterle".
A favore ma consapevole delle sfide che lo attendono il PD, col consigliere e segretario comunale Yuri Furiesi, che ha motivato il voto a favore ma non ha negato che "Limiti e perplessità in questa prima fase non solo ci sono, ma erano inevitabili. L'importante è avere chiaro tutti che l'obiettivo raggiunto oggi è ben più importante: la conclusione della fase costituente. Da qui inizia la fase nuova, da domani andremo a discutere i contenuti, qui ci saranno le discussioni vere e le scelte di merito, niente è scontato, ma le faremo per costruire una istituzione più forte".
"La riorganizzazione istituzionale che dovremo affrontare è una sfida ineludibile – ha concluso il sindaco Andrea Campinoti – e noi dobbiamo fare bene, perchè intendiamo candidarci a far sì che le deleghe che verranno meno alle nuove province possano essere gestite direttamente dall'Unione. Saremo un'Unione di Comuni grande, forse la piu grande d'Italia, dobbiamo agire con responsabilità e concretezza per puntare ad essere un soggetto credibile in grado di fare grandi cose anche nei fatti".
Allegati:
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Ultimo aggiornamento ( Martedì 02 Ottobre 2012 15:03 )
 
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